Guida ufficiosa al girone C di Serie B 2022/2023

Cambia (e molto) la formula, cambia (un po’) la geografia, ma la sostanza sembra grosso modo la stessa: il girone C del campionato di Serie B sarà anche quest’anno probabilmente il più duro dei quattro. L’imminente riforma dei campionati ha stravolto il meccanismo per la prossima stagione e stuzzicato molte squadre a investire in maniera decisa soprattutto per un obiettivo minimo: restare in una Serie B che l’anno prossimo sarà molto ridotta rispetto all’attuale.

La formula prevede infatti soltanto due promozioni in Serie A2, con solo le prime quattro di ogni girone ammesse ai playoff. Ma la vera battaglia sarà quella di centro classifica, visto che le formazioni dal 5° al 12° posto di ogni girone saranno attese da una sorta di playout: le quattro vincenti di questi spareggi resteranno in B, le quattro perdenti scivoleranno, insieme alle ultime quattro della regular season, nel neonato campionato Interregionale, che molti sognavano simile alla vecchia Serie B2 ma che, alla luce della ricompattazione tra Serie C Gold e Silver somiglierà molto all’attuale Gold.

In linea generale, il girone che vede ai nastri di partenza cinque squadre marchigiane (le “conferme” Ancona, Senigallia e Jesi più la retrocessa dalla A2 Fabriano e la promossa dalla C Gold Matelica a compensare le perdite di Civitanova e Montegranaro) vede forse qualche punta in meno nella lotta per la A2, ma certamente un talento diluito su praticamente tutte le 16 squadre ai nastri di partenza (unica eccezione, probabilmente, i Tigers non più Cesena ma Cervia). Spedendo Abruzzo e Roma a sud, le Marche ritrovano l’Emilia e la Toscana: l’impressione, però, è che non sia stato un bene, anzi…

Come lo scorso anno, vi proponiamo il nostro power ranking di inizio stagione: sotto con gli insulti!

(Nota metodologica: in minuscolo giocatori e allenatori confermati, in maiuscolo i nuovi arrivati; le “u” tra parentesi indicano i giocatori in quota under)

16. TIGERS ROMAGNA

Quintetto: PIERUCCI, Brighi, FAVARETTO, BRACCI, LOVISOTTO.

Panchina: FRIGOLI, FERRARI (u), VERONESI (u), TOMCIC (u), POGGI.

Coach: MASSIMILIANO DOMIZIOLI

Una stagione partita bene e finita salvando il salvabile, poi un’estate sull’orlo del baratro. Sono stati mesi difficili per i Tigers, che approdano nella terza città della loro breve storia (prima il passaggio da Forlì a Cesena, ora quello da Cesena a Cervia) per continuare almeno a sopravvivere, in attesa di tempi migliori. Con una squadra assemblata tardissimo e risorse economiche risicate, non si poteva certo pretendere la luna. Alla fine, nelle mani di coach Massimiliano Domizioli, specializzatosi in sofferenze dopo l’annataccia di Giulianova, resta in mano una squadra che dovrà sudare un bel po’ ogni singola domenica. Il coach maceratese ha voluto con sé una delle note liete della stagione in Abruzzo, l’ex Riccione e Pisaurum Francesco Pierucci, che con il confermato Antonio Brighi (che ha già allenato a Porto Sant’Elpidio e che è l’unico riconfermato dalla passata stagione) forma comunque un backcourt frizzante e con punti nelle mani. Mattia Favaretto lascia Jesolo per avere più responsabilità, Jonas Bracci non sarà Olajuwon ma sotto canestro è giocatore granitico se parliamo di rimbalzi e concretezza e l’innesto settembrino dell’ormai ex promessa Isacco Lovisotto dà ulteriore sostanza a un reparto lunghi completato dall’emergente Dorde Tomcic, cresciuto cammin facendo in quel di Olginate, e dall’ex Pisaurum Francesco Poggi. Per il resto, però, c’è praticamente il vuoto: Giacomo Frigoli torna in B dopo una vita nelle minors per dare sostanza in regia e gli altri under non hanno alcuna esperienza significativa a questo livello. Candidata numero 1 al ruolo di Cenerentola, la buona notizia è che, alla fine della fiera, arrivare ultimi o noni potrebbe essere la stessa cosa: sempre in Interregionale si finirà: mal comune, mezzo gaudio…

Squadra presentata al Papeete: location devastante, ma a un noto politico non ha portato proprio fortuna… (Foto: Tigers Cesena)

15. COMPUTER GROSS EMPOLI

Quintetto: HIDALGO, Antonini, CASELLA, Sesoldi, NWOKOYE.

Panchina: MARCHIOLI (u), Cerchiaro (u), Giannone (u), Mazzone (u), DAL MASO.

Coach: LUCA VALENTINO

Una delle costanti del campionato di Serie B. Partita molto in ritardo rispetto alle altre sul mercato, alla fine la società toscana ha però messo in piedi una squadra di tutto rispetto. In panca fiducia all’emergente Luca Valentino, tanta esperienza tra minors, giovanili ed assistentato ma alla prima da capo in Serie B, mentre in campo il nome di richiamo è certamente uno: Andrea Casella, che torna vicino casa (lui che è pisano), dopo una carriera che lo ha visto arrivare fino in Serie A e pure in Nazionale. I suoi pretoriani saranno Penny Hidalgo, assetato di vendetta dopo la retrocessione in canotta Bologna Basket, e capitan Daniele Sesoldi, bandiera del basket empolese, ma occhio anche all’emergente esterno Alessandro Antonini, atteso alla definitiva esplosione, e a un Obinna Nwokoye che aggiunge forza fisica sotto canestro. Dietro tanti giovani da lanciare da un vivaio che sa spesso produrre giocatori interessanti e due scommesse: quella su Mauro Marchioli, play originario di Montegranaro visto lo scorso di sfuggita a Omegna, ma soprattutto quella su Fabio Dal Maso, pivot classe ’99 costretto a scendere in C Gold nelle ultime due stagioni dopo aver saggiato la B nelle stagioni da under. Un quintetto di certezze e un fattore campo spesso decisivo le due armi per giocarsi l’accesso agli spareggi per l’Interregionale.

Un giocatore degli Utah Jazz e Andrea Casella (Foto: Mario Carlini – Iguana Press/Getty Images)

14. BAKERY PIACENZA

Quintetto: COLTRO, LIVELLI, BERRA, ANGELUCCI, CECCHETTI.

Panchina: Carone (u), El Agbani (u), VISENTIN (u), KORSUNOV, AGBORTABI.

Coach: MARCO DEL RE

Anno zero in casa Bakery, dopo la scomparsa del patron Marco Beccari e la scelta di fare un passo indietro, dopo la salvezza centrata sul campo nello scorso campionato di A2. La società biancorossa ha seguito una filosofia ben precisa: squadra con tanti volti affamati di tornare o essere per la prima volta protagonisti. Coerente in questo senso la scelta di affidarsi a coach Marco Del Re, che torna in Serie B dopo l’esperienza in C Gold a Montecatini. Il faro, non solo per il ruolo in campo ma soprattutto per il curriculum che ha alle spalle, è sicuramente Alessandro Cecchetti, una certezza della cadetteria nel ruolo di pivot, ma è intrigante anche il trio sugli esterni composto dal play Mattia Coltro (sempre più sicurezza dopo la solida stagione a Salerno) e dalle due guardie Umberto Livelli (che ha lasciato Fiorenzuola poco dopo essere stato ufficialmente confermato) e Gabriele Berra (che cerca spazio dopo aver visto poco il campo nella sorprendente stagione di San Severo in A2). L’ex Montegranaro Korsunov sarà chiamato al salto di qualità a livello di continuità, ma la fisicità di Agbortabi e la duttilità del duo Visentin-Angelucci danno buone garanzie avvicinandosi a canestro. Squadra da corsa e ritmi alti, se troverà buona alchimia potrà dare fastidio.

Anche Alessandro Cecchetti è una vecchia conoscenza marchigiana, avendo mosso i primi passi nel mondo senior tra Fossombrone e Recanati (Foto: Bakery Piacenza)

13. VIRTUS IMOLA

Quintetto: TOMMASINI, MLADENOV, Magagnoli, MORARA, Aglio.

Panchina: Galassi, SOLIANI (u), ALBERTI (u), PELLEGRINI (u), CARTA (u), MILOVANOVIC.

Coach: Marco Regazzi.

Una storia che affonda le radici nella vecchia società nata nel 1936, un cammino ripreso da zero nel 2005 dopo il fallimento e ora il ritorno in Serie B. La Virtus si affaccia da neopromossa alla cadetteria affidandosi all’esperienza di coach Marco Regazzi (già pilota della scalata di Faenza dalla Promozione alla B) e a un roster che mixa continuità e novità. Confermati dalla cavalcata vincente nella scorsa C Gold emiliana i tre giocatori di maggior esperienza, Galassi, Magagnoli e Aglio, le due “perle” dell’estate giallonera erano state l’ex Rimini Bobby Mladenov, chiamato alla definitiva consacrazione in questa categoria, e l’ex Ozzano Marco Morara, che torna a Imola dove aveva già vestito le canotte di Virtus e Andrea Costa. Tante scommesse in uscita dalla panca, la meno azzardata la guardia tutta energia Alessandro Alberti, che ha fatto vedere buone cose nella complicata stagione di Montegranaro ma che sarà fermo a lungo per un infortunio al ginocchio, ma occhio anche al pivot serbo Milos Milovanovic, nome emergente dalla C Gold lombarda, e al lungo Riccardo Carta, che viene da una scuola che è una certezza per i “big men” come quella di Reggio Emilia. Sembrava tutto fatto, poi, a una settimana dal via del campionato, ecco il colpo grosso: l’ex Fabriano Claudio Tommasini, che dopo una vita in A2 torna vicino alla “sua” Bologna e scende in B per fare da leader indiscusso della truppa giallonera. Poca esperienza nella panchina, ma sarà una matricola temibile, altro che agnello sacrificale…

Striscione dei tifosi in alto a destra davvero pazzesco

12. HALLEY MATELICA

Quintetto: GALLO, Caroli, RICCIO, ENIHE, SECK.

Panchina: Mentonelli (u), PAGLIA (u), Vissani, Provvidenza, POLSELLI (u).

Coach: Lorenzo Cecchini

La tanto agognata Serie B è diventata realtà per l’altra neopromossa del girone, la Halley Matelica, che per la sua prima volta nella terza serie ha seguito la linea imolese: qualche conferma, diverse novità. Confermatissimo coach Lorenzo Cecchini, a sua volta all’esordio da capo allenatore in B, capitan Matteo Caroli porta l’esperienza di chi conosce l’ambiente e ha già diverse stagioni di B alle spalle: il suo ruolo di equilibratore sugli esterni sarà cruciale al fianco di quello che è stato uno dei migliori under di tutta la scorsa Serie B, l’ex Pozzuoli Antonio Gallo, e un Gianpaolo Riccio che ha mostrato lampi da grande scorer ma non la continuità nella quale sperava Civitanova per aggrapparsi a una difficilissima salvezza. Sotto canestro arriva in blocco da Bisceglie la coppia tutta muscoli Enihe-Seck, più tiratore il primo, più “rim protector” il secondo, con la multidimensionalità dell’esordiente Alberto Provvidenza e la solidità del mini-pivot Samuele Polselli a completare il reparto. Samuele Vissani vuole dimostrare che l’esordio in B a 31 anni sia qualcosa in più di un premio di riconoscenza, il gioiellino di casa Gabriele Mentonelli vuole confermare la crescita esponenziale della seconda parte della scorsa stagione, mentre Davide Paglia si gioca una carta importante per salire di livello dopo una grande stagione a livello personale in C Gold laziale. Squadra fisica e lunga, che dovrà trovare nel sistema le sue certezze per provare a giocarsi la permanenza in Serie B.

Antonio Gallo con la canotta numero 3 della Nazionale Italiana 3×3 Under 23, con la quale ha disputato Giochi del Mediterraneo a Orano e Nations League a Bucarest (Foto: Fip)

11. GOLDENGAS SENIGALLIA

Quintetto: Giacomini, NERI, SANTUCCI, POZZETTI, MUSCI

Panchina: VALLE (u), Gnecchi, Casabianca (u), CERRUTI (u), LEMMI.

Coach: PAOLO FILIPPETTI.

Cambiare tutto (tanto) per non cambiare niente. La Goldengas prova a ripetersi dopo la pazzesca stagione passata, finita alle semifinali promozione, e lo fa con la filosofia di sempre: scelte controcorrente ma ben ponderate e spesso vincenti. Dopo aver rilanciato Andrea Gabrielli, emigrato in direzione Teramo portandosi dietro Calbini, il gm Federico Ligi ci riprova puntando tutto su Paolo Filippetti, coach di lungo corso nelle minors ma alla prima volta in Serie B. Sotto le plance, cambio di rotta passando da un duo muscolare e possente come Varaschin-Bedin a uno più mobile e con pericolosità perimetrale come Pozzetti-Musci, mentre sugli esterni, con Marco Giacomini leader indiscusso, doppia pesca da Omegna: il ritorno nelle Marche (dopo l’esperienza da giovanissimo a Jesi) di Matteo Santucci è la certezza, l’arrivo di Matteo Neri è l’incognita. La guardia classe ’98 è reduce da un infortunio al ginocchio che fa stare tranquilli, ma nel caso è pronto a prendersi maggiori responsabilità Francesco Gnecchi, reduce da una stagione in crescendo in biancorosso. Il veterano Michael Lemmi prende il posto di Cicconi Massi nelle rotazioni dei lunghi dopo il sorprendente addio del lungo senigalliese, ma coach Filippetti ha voluto di nuovo con sé anche l’ala Matteo Cerruti, che ha ben figurato in C Gold a Jesi lo scorso anno. Al solito, diverse scommesse da vincere per performare e la bella cavalcata in Supercoppa (finita solo ai quarti contro Roseto) ha già gasato l’ambiente: obiettivo essere nella bagarre per entrare nella nuova B.

Musci lo scorso anno a segno contro la sua nuova squadra

10. SINERMATIC OZZANO

Quintetto: Bonfiglio, Lasagni, Folli,Chiappelli, Klyuchnik.

Panchina: Barattini, BUSCAROLI (u), BALDUCCI (u), Galletti (u), FELICI (u).

Coach: Giuliano Loperfido

Nel segno della continuità per dare l’assalto alla permanenza in B. Dopo la sorprendente bella stagione passata (con i playoff sfuggiti solo all’ultimo respiro a causa della prepotente risalita di Faenza), coach Loperfido ci riprova affidandosi di nuovo alle certezze della scorsa stagione: il mix di solidità e pericolosità perimetrale dei lunghi Chiappelli e Klyuchnik, l’estro di Bonfiglio, l’affidabilità dei vari Barattini, Lasagni e Folli. Se n’è andato però un pezzo importantissimo della cavalcata 2021/2022, quel Ceparano che proprio ad Ozzano si è consacrato uno dei talenti emergenti più fulgidi del campionato. A non farlo rimpiangere dovranno pensarci due giovani con già un po’ di esperienza alle spalle come l’ex Cassino Carlo Balducci (che peraltro proprio sul parquet di Ozzano ha dovuto digerire la retrocessione la scorsa stagione) e l’ex Giulianova Francesco Buscaroli, ma la sfida per loro sarà di quelle toste: far dimenticare, appunto, la giovane ala emigrata a Rieti. Il reparto ali si è indebolito ulteriormente con la rinuncia agli esperti Iattoni e Morara, sostituiti solo dall’under sanmarinese Tommaso Felici, chiamato a salire di colpi dopo una stagione da comprimario in un’altra retrocessa, il Bologna Basket. Sulla carta c’è meno qualità, ma guai a scommettere contro una squadra capace sempre compensare le lacune con ritmo, aggressività e gioco corale.

Gioacchino Chiappelli pronto a sudare per aiutare Ozzano nella missione Serie B (Foto: New Flying Balls Ozzano)

9. LE PATRIE SAN MINIATO

Quintetto: Quartuccio, CIPRIANI, VENTUROLI, Tozzi, SPATTI.

Panchina: Bellachioma, Guglielmi (u), Capozio, CAUTIERO (u), OHENEN (u).

Coach: Alessio Marchini.

Con San Miniato ogni anno è la stessa storia: sulla carta i toscani partono sempre a fari spenti, senza grandi nomi o ambizioni mirabolanti. Ma alla fine tutti devono sempre fare i conti anche con l’Etrusca, reduce dall’incredibile finale promozione persa contro Cremona. Sarà ancora una volta una squadra fisica, organizzata e che difende durissimo quella di coach Alessio Marchini, che riparte dall’asse Quartuccio-Tozzi puntellandolo con un tiratore pericolosissimo quando in striscia come l’ex Montegranaro Leonardo Cipriani, uno dei nomi emergenti del panorama della B come l’ala dalle mani di fata classe 2000 Niccolò Venturoli e una certezza come il lungo Alessandro Spatti. Lorenzo Bellachioma coprirà ancora le spalle a Quartuccio, l’ex Verona Davide Guglielmi sarà più di una scommessa a questo giro, mentre la bandiera Stefano Capozio è la polizza assicurativa di coach Marchini. Per completare il reparto lunghi, è arrivato un doppio pacco da Cividale: i classe 2001 Luigi Cautiero e soprattutto David Ohenen portano l’esperienza di un campionato appena vinto, anche se con un ruolo marginale, ma dovranno tradurre questo bagaglio in un contributo solido e continuato. Ripetersi al livello della scorsa stagione sembra utopico, ma sottovalutarli sarebbe altrettanto delittuoso.

Leonardo Cipriani ai tempi della Sutor (Foto: Sutor Basket Montegranaro)

8. ANDREA COSTA IMOLA

Quintetto: MONTANARI, TOGNACCI, RESTELLI, RANUZZI, AGOSTINI.

Panchina: Fazzi (u), Corcelli, Trentin, MARANGONI (u), BARBIERI (u).

Coach: Federico Grandi.

Profondo lifting per la Andrea Costa Imola, che va di nuovo a caccia di un posto nelle prime otto come le era riuscito la scorsa primavera. Il confermatissimo coach Federico Grandi riparte da tre certezze, il trio di esterni che si alzerà dalla panchina Fazzi-Corcelli-Trentin, ma cambia totalmente volto nel suo starting five. A Luca Montanari, che Grandi ha già avuto con sé a Ozzano, e Lorenzo Restelli l’ingrato compito di rimpiazzare i due funamboli dell’ultima versione dei biancorossi, ovvero il funambolico Trapani e l’estroso Carnovali, con Federico Tognacci che farà un po’ da equilibratore tra i due in un reparto che forza di cose dovrà trovare nuovi modi di stare in campo rispetto allo scorso anno. L’energia di Pietro Agostini sotto canestro farà il paio con la classe del vero botto di mercato degli imolesi, ovvero quell’Alex Ranuzzi che, a 36 anni, torna in biancorosso e torna in Serie B dopo aver portato per mano Cento al piano di sopra. Due giovani di belle speranze completano l’organico sotto canestro: Tommaso Marangoni, classe 2003, che torna a Imola dopo l’esperienza tra settore giovanile e Serie C Gold a Bassano, e Matteo Barbieri, centrone (211 centimetri di altezza) scuola Virtus Bologna che avrebbe tutto per essere un giocatore di altissimo livello. Meno estrosa, più solida, logica candidata a entrare nella B “ridotta” del prossimo anno.

Alex Ranuzzi nella sua precedente esperienza imolese (Foto: Basketinside)

7. PALLACANESTRO FIORENZUOLA

Quintetto: CAVERNI, MAGRINI, CASAGRANDE, PRETI, GIORGI.

Panchina: GIACCHE’ (u), RE (u), Bettiolo (u), PEDERZINI, Ricci.

Coach: Gianluigi Galetti.

Quasi una marchigiana aggiunta. Fiorenzuola ha pescato a piene mani dalle nostre parti per comporre praticamente da zero un roster che però ha tutto per poter far bene. Evidentemente a coach Gianluigi Galetti l’esperienza di Senigallia è rimasta nel cuore se nelle Marche ha pescato tutto il suo reparto esterni. In cabina di regia intrigantissima la coppia formata da Michele Caverni, in cerca di rilancio dopo qualche annata così così, e Noah Giacché, che dopo aver fatto fuoco e fiamme due anni fa a Jesi è andato a intermittenza in quel di San Vendemiano. Mattia Magrini ha lasciato a bocca asciutta le corteggiatrici marchigiane sposando la causa dei Bees e va in cerca di riscatto dopo una stagione così così a Jesi e avrà alle spalle Alessio Re, messosi in luce nella tragica stagione di Fabriano e che non ha aspettato le scelte della Janus per dire sì agli emiliani. Giulio Casagrande e Riccardo Pederzini offrono ampie garanzie nel reparto ali, così come la rotazione dei lunghi con Jacopo Preti, fresco di campionato vinto a Cremona, Gianluca Giorgi, che il campionato l’ha perso solo all’ultima curva invece, e un’altra vecchia conoscenza marchigiana come Federico Ricci, unico riconfermato dalla passata stagione. Se trova la chimica, può essere una outsider pericolosissima.

Mattia Magrini ritrova Noah Giacché, col quale ha formato il backcourt della Jesi 20/21 (Foto: Aurora Basket Jesi)

6. LUCIANA MOSCONI ANCONA

Quintetto: Panzini, CIRIBENI, CARNOVALI, Giombini (u), BEDIN.

Panchina: TOURE’, PETRILLI (u), Czoska (u), CALABRESE (u), AMBROSIN.

Coach: Piero Coen.

È già naufragato, nonostante l’ottima stagione passata, il progetto dorico del Campetto. Partito (non senza polemiche all’indirizzo del coach) Simone Centanni, partito (per esigenze lavorative in primis) Simone Pozzetti, partito ad agosto inoltrato in direzione Rieti il gm Marcello Chiodoni, la nuova Luciana Mosconi è totalmente a immagine e somiglianza di coach Piero Coen. Rimasto Lorenzo Panzini nel ruolo di capitano e generale in campo, ai suoi fianchi agiranno una guardia meno talentuosa ma più fisica e concreta come Leonardo Ciribeni (già con Coen a San Severo) e il funambolo Tommaso Carnovali, l’unico giocatore davvero estroso della nuova Ancona. Confermatissimo il giovane Yannick Giombini nel ruolo di 4, dopo il grande finale di stagione scorso, in mezzo all’area un Quarisa troppo intermittente lascia spazio ad Alberto Bedin, grande protagonista della stagione d’oro di Senigallia. Dietro, Momo Tourè non sarà quello degli anni migliori ma è comunque una sicurezza per letture e fisicità e Nikodem Czoska si è guadagnato la riconferma con buone prestazioni quando chiamato in causa, mentre sotto canestro Matteo Ambrosin ha fame di campo dopo una stagione da sparring partner in A2 a Latina e Nicola Calabrese è chiamato a uno step in più dopo i buoni guizzi mostrati a Imola. Squadra meno talentuosa ma sicuramente più congeniale al credo di Coen: difesa dura, organizzazione di ferro, tatticismi al limite dell’esasperazione. Conservare la B è un obbligo, arrivare nelle prime quattro il sogno.

Quella linguetta… (Foto: Campetto Basket Ancona)

5. GENERAL CONTRACTOR JESI

Quintetto: MERLETTO, MARULLI, Rocchi, Ferraro, FILIPPINI.

Panchina: Valentini, Ginesi (u), GATTI (u), KONTEH, CICCONI MASSI.

Coach: MARCELLO GHIZZINARDI.

Tra ritorni al passato e scatti nel futuro. Per la prima volta dal 1965, la prima squadra jesina non sarà la Aurora ma la Basket Academy, passaggio formale per lasciarsi alle spalle una situazione debitoria non proprio felice e ricominciare da zero con nuovo slancio. In città non tutti hanno apprezzato, ma di sicuro la nuova creatura, targata come lo scorso anno General Contractor, ha tutto per recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Richiamato coach Marcello Ghizzinardi, che aveva lasciato dolci ricordi prima di lasciare la scorsa estate, la nuova Jesi ha attinto a piene mani dalla odiata ma vicina Fabriano: in primis pescando quello è stato il backcourt della promozione della Janus in A2, con Daniele Merletto e Roberto Marulli, e aggiungendoci anche l’ala under Patrick Gatti, pedina preziosa a livello tattico tra i ruoli di 3 e 4. Confermati Rocchi e Ferraro dalla non brillante stagione passata, Giacomo Filippini sarà il faro in mezzo all’area, con Filippo Cicconi Massi chiamato in fretta e furia a tamponare l’infortunio di un altro “fabrianese”, quel Riccardo Bartolozzi che dovrà stare ai box a lungo causa un problema al ginocchio rimediato in un torneo estivo. I ragazzi di casa completeranno al solito le rotazioni, con un Antonio Valentini ormai non più promessa ma solida realtà e i vari Ginesi e Konteh cui sarà chiesto un contributo fattivo alla causa, visto che Memed è emigrato in Kosovo per disputare le coppe europee in maglia Prishtina. Obiettivo ritrovare la magia di due anni fa con la qualità dei singoli di un anno fa: se a Ghizzinardi riesce l’opera, ci si divertirà al PalaTriccoli.

Si riforma la “strana” coppia (Foto: Basket Jesi Academy)

4. RISTOPRO FABRIANO

Quintetto: STANIC, CENTANNI, VERRI, PAPA, FALL.

Panchina: GULINI (u), AZZANO (u), Onesta (u), PETRACCA, GIANOLI (u).

Coach: DANIELE ANIELLO.

Doveva essere un anno zero in casa Fabriano dopo la disastrosa stagione in A2 culminata con la retrocessione. Alla fin, però, il patron Di Salvo ha messo mano al portafoglio e assemblato una squadra che non sarà forte come quella che vinse la B poco più di un anno fa ma neanche un materasso del girone. Tornato alla guida Daniele Aniello, già pilota della promozione in B, e riportato sui legni di Cerreto d’Esi uno degli eroi del 2021, Francesco Papa, è chiaro che le fortune della nuova Ristopro passeranno dal duo composto dal fabrianese d’adozione Nicolas Stanic (che torna a Fabriano dopo 10 anni) e da Simone Centanni, talento cristallino col dente avvelenato dopo la rottura burrascosa con la sua Ancona. Patrizio Verri sarà l’equilibratore soprattutto a livello difensivo e di gioco oscuro, mentre Papa avrà man forte sotto canestro nella macchina da rimbalzi di Yande Fall e nella perimetralità dell’ex Vicenza Andrea Petracca. Prezioso sarà, per forza di cose, il ruolo di Gianmarco Gulini, che torna all’ovile dopo la fugace esperienza a Civitanova, ma servirà un contributo importante anche dagli altri due under di rotazione, l’esterno udinese Riccardo Azzano (alla prima volta fuori regione) e il lungo da Desio Alessandro Gianoli. Probabilmente troppo corta per ambire al bersaglio grosso, ma entrare nei playoff è obiettivo alla portata.

Stanic e Fabriano, amore infinito (Foto: Centropagina)

3. BLACKS FAENZA

Quintetto: Vico, PASTORE, Siberna, Aromando, Molinaro.

Panchina: BANDINI (u), VOLTOLINI (u), Petrucci, Poggi, NKOT (u).

Coach: Luigi Garelli.

Dopo una stagione sulle montagne russe (prima la Supercoppa vinta, poi la drammatica prima parte di campionato, infine i playoff acciuffati all’ultimo respiro e la semifinale mettendo alle corde la corazzata Rimini), la Raggisolaris vuole fare un passettino in più: confermarsi tra le big del campionato e continuare il processo di avvicinamento alla Serie A2. Per farlo, coach Gigi Garelli ha a disposizione ancora le stelle della squadra della stagione passata, con il duo Vico-Siberna sugli esterni e un trio di rara potenza ed esplosività sotto canestro come quello composto da Aromando, Molinaro e Poggi (senza dimenticare il sempre utilissimo Petrucci). A queste certezze ha aggiunto un paio di pedine mica da ridere: in primis ha “tolto” a Roseto un certo Andrea Pastore, che aggiunge ulteriore imprevedibilità (ma anche solidità difensiva) nel reparto esterni; ma anche l’interessante Alessandro Voltolini, combo guard scuola Assigeco, tra i migliori under della passata stagione in canotta Sangiorgese. La convivenza tecnica di quest’ultimo, Vico, Siberna e Pastore è la sfida da vincere per i neroverdi: se dovesse funzionare, allora nulla è precluso.

La Faenza che ha alzato la Supercoppa al cielo un anno fa (Foto: LNP)

2. PALLACANESTRO FIRENZE

Quintetto: LAGANA’, BUSHATI, PASSONI, NDOJA, CASTELLI.

Panchina: VENUTO, GIANNOZZI (u), MAZZOTTI (u), NNABUIFE (u), DI PIZZO.

Coach: LUIGI GRESTA.

Un progetto avvolto nel mistero, una squadra radunatasi il 18 agosto senza alcun annuncio, senza una casa (non è stato ancora scelto il palasport per le partite interne) e nessun social attivo. Poi man mano le nubi sono andate diradandosi e dalla nebbia è emerso uno squadrone. D’altronde, dalle dichiarazioni dei protagonisti (tra i quali spiccano l’ex padre-padrone della Mens Sana dei “miracoli” Ferdinando Minucci nel ruolo di consulente esterno e l’ex presidente della Fortitudo Bologna Christian Pavani) il piano è chiaro: portare Firenze in Serie A nel più breve tempo possibile. E così ne è uscita una squadra nuova di zecca, con coach Gigio Gresta a tornare in pista in Italia dopo un lustro nella massima serie austriaca. Il pacchetto senior è di assoluto livello: strappato alla A2 uno scorer di altissimo livello come Marco Laganà, che avrà al suo fianco un altro “califfo” come Franko Bushati, un equilibratore come la “bandiera” Lorenzo Passoni (che ritorna nella sua città dopo un anno a San Vendemiano) e l’ultimo arrivato Marco Venuto, arrivato a settembre per prendere il posto di un Filippo Guerra che non ha convinto in preseason (non che il resto della squadra abbia scintillato), mentre sotto canestro il trio Ndoja-Castelli-Di Pizzo ha talento, centimetri e carisma per mettere sotto chiunque. Le incognite sono tutte nel reparto under, con tre giocatori provenienti da settori giovanili importanti (il regista Giannozzi dalla Stella Azzurra Roma, le ali Mazzotti e Nnabuife da Bassano) ma nessuna esperienza nella categoria. Primi quattro posti obiettivo minimo, se la nuova Firenze sarà già competitiva per la A2 lo scopriremo cammin facendo.

La coppia Pavani-Minucci…. commentate voi (Foto: Firenze Basket Blog)

1. REAL SEBASTIANI RIETI

Quintetto: SPANGHERO, TOMASINI, Contento, MASTRANGELO, MATRONE.

Panchina: Piazza, FRATTONI (u), PAVICEVIC (u), Piccin (u), CEPARANO (u), CHINELLATO, PAESANO, Okiljevic (u).

Coach: SANDRO DELL’AGNELLO.

La domanda è la stessa dello scorso anno e di due anni fa: come faranno a non vincere? Stavolta, però, Rieti ha cambiato rotta (almeno parzialmente): basta collezionare figurine, meglio puntare su giocatori affermati nella categoria. Senza però rinunciare a un roster infinito, che avrà 13 giocatori 13, con almeno un senior da mandare ogni domenica in tribuna. Ovvio che i fuoriclasse non manchino, soprattutto tra gli esterni: al confermato Marco Contento si sono aggiunti Marco Spanghero e Simone Tomasini, uno fresco di campionato di A2 vinto e l’altro veterano al piano di sopra. Senza dimenticare che a coprir loro le spalle c’è sempre Alessandro Piazza, che non sarà più quello degli anni di Agrigento ma che è ancora un super lusso come cambio in terza serie. Sotto canestro meno lustrini, più concretezza rispetto al recente passato: alla stazza dell’ex Fabriano Ferdinando Matrone e i muscoli dell’ex Ancona e Montegranaro Alessandro Paesano fanno da contraltare un Daniele Mastrangelo che dopo anni a buon livello si guadagna una chance per provare a vincere e un Riccardo Chinellato che torna in B esaurita l’esperienza a Piacenza in A2. Non si scherza neanche tra gli under: il cecchino Lorenzo Piccin è rimasto al suo posto, ma a dargli man forte è arrivato pure Alessandro Ceparano, atletismo e “clutchness” quasi sprecati per la B; e poi le due scommesse “esotiche”, il montenegrino ex Firenze Danilo Pavicevic e l’argentino da Sant’Antimo Gianluca Frattoni. Ah, a dirigere il tutto dalla panchina ci sarebbe Sandro Dell’Agnello, non esattamente l’ultimo degli arrivati. Ribadiamo: come faranno stavolta a non vincere?

Riuscirà Dell’Agnello a sfuggire alle ire del patron Pietropaoli, costate la panchina negli anni scorsi ad “Alex & Alex” Righetti e Finelli? (Foto: Real Sebastiani Rieti)

di Marco Pagliariccio