Guida ufficiosa al girone E della Serie B Interregionale 2023/2024

Altro giro, altro campionato. Dalle macerie della riforma dei campionati dello scorso anno, ne è nato uno completamente nuovo: la Serie B Interregionale, che ha raccolto la parte bassa della vecchia B unica e le promosse dalla defunta Serie C Gold. Ne è venuto fuori un ibrido che per parametri, nome e nomi (di giocatori e allenatori) guarda sicuramente più verso la B, ma che per organizzazione federale (uscita dall’egida di LNP, no alle riprese tv obbligatorie e alle statistiche live, elevatissimo numero di squadre ecc…) tira sicuramente verso il piano di sotto.

Otto le marchigiane al via, tutte finite con parte dell’Abruzzo in un girone E che si annuncia tra i più tosti d’Italia. Ma a fronte di tante formazioni ambiziose, sarà davvero durissima infilarsi nella strettoia che porta verso la B Nazionale. La formula, a dir poco cervellotica, mette infatti in palio solo sei promozioni tra gli otto gironi nei quali sono divise le 96 aventi diritto, per cui vincere il girone non basterà per avere la garanzia di volare verso l’alto.

Il difficile, infatti, viene dopo la regular season, che sarà ovviamente tutta interna al girone. Conclusa questa prima fase, le 12 formazioni saranno divise in tre blocchi da quattro squadre ognuno (Play-In Gold, Play-In Silver e Play-Out) e incroceranno le armi con i club del girone F (quello umbro-laziale-abruzzese, per intenderci), andando a formare dei raggruppamenti da otto squadre ciascuno. Ogni squadra disputerà otto partite (gare di andata e ritorno contro le quattro squadre dell’altra division), partendo dai punti ottenuti negli scontri diretti con le altre squadre della propria. Le prime sei del girone Play-In Gold e le prime due del Play-In Silver andranno a comporre il tabellone dei playoff, con in palio una promozione in B Nazionale, mentre la perdente della finale avrà ancora una chance tramite gli spareggi con le altre perdenti. Le ultime due del girone Play-out, invece, saranno retrocesse direttamente, mentre la terzultima approderà agli spareggi salvezza. Facile no?

In questo tourbillon, abbiamo provato a mettere ordine almeno per quanto riguarda le squadre che seguiremo più da vicino, facendo le carte in base a roster e prime indicazioni emerse dalla preseason. Aperti i recinti, sotto con gli insulti!

(Nota metodologica: in minuscolo giocatori e allenatori confermati, in maiuscolo i nuovi arrivati)

12. CAB STAMURA ANCONA

Quintetto: Piccionne, D’AGNANO, KUMER, ZANOTTO, DIOP

Panchina: Filippetti, Paoletti, Virgili, Tamboura, Barletta

Coach: GIAN MARCO PETITTO

Anno zero per il basket anconetano. La dipartita del main sponsor Luciana Mosconi ha lasciato a terra il Campetto, che ripartirà dalla Serie D, e così il titolo sportivo di B Interregionale se l’è accaparrato il Cab Stamura Ancona, riportando un nome storico del basket nostrano nei campionati senior dopo qualche anno di assenza. Sarà un anno zero anche a livello tecnico per i biancoverdi, che andranno alla ricerca di una difficilissima salvezza con un roster interamente composto da giocatori Under 19, affidati alla guida di Gian Marco Petitto, lo scorso anno vice di coach Coen in Serie B, affiancato da Gaga Ruini. In realtà, il mix è intrigante, perché ai giocatori più interessanti della nidiata 2005 anconetana, in primis Niccolò Piccionne (capace di imporsi nella seconda metà della passata stagione nelle rotazioni del Campetto), Andrea Paoletti (7,0 punti a partita in C Gold in canotta Taurus Jesi), il promettente Matteo Virgili e i lunghissimi Sega Tamboura e Pietro Barletta (2,6 punti a partita in C Silver a Osimo), si aggiungono quattro ragazzi della medesima classe pescati fuori regione: la guardia Francesco D’Agnano (2,0 punti a partita in B a Taranto), l’ala slovena Tadej Kumer (qualche presenza e poco più in C Gold a Fidenza), il “4” argentino scuola Stella Azzurra Matias Zanotto (14,5 punti a partita in C Silver laziale alla Lasalle Roma) e il pivot maliano scuola Assigeco Piacenza Mamadou Diop. Correre, saltare, correre, saltare: non potrà essere diversamente per ovviare alla logica mancanza di esperienza e qualità in un campionato complicato come si prospetta la nuova Serie B Interregionale. Salvarsi avrebbe il sapore dell’impresa.

Con due ex stamurini così forse potrebbe essere più agevole raggiungere la salvezza…

11. PESCARA BASKET

Quintetto: MATERA, Del Prete, STEFANOV, RANITOVIC, Capitanelli

Panchina: CICCHETTI, DI BATTISTA, CISSE’, KAMATE, Kadjividi

Coach: LUCA CINQUEGRANA

Un nuovo corso in casa Pescara Basket, che dopo la complicata prima volta in Serie B si affaccia al nuovo torneo di B Interregionale con un roster giovanissimo costruito intorno alla bandiera Andrea “Big Cap” Capitanelli e a un ritorno eccellente per il basket abruzzese (ma anche marchigiano, vista l’esperienza anche a Matelica) come quello di Dusan Ranitovic. Una coppia di lunghi di assoluta affidabilità per coach Luca Cinquegrana, che dopo tre anni da assistente si guadagna i galloni di head coach: la sua missione è quella di riuscire a valorizzare una nuova nidiata di giovanissimi che hanno ormai soppiantato del tutto la nidiata dei vari Fasciocco, Masciopinto, Del Sole e compagnia bella, che hanno spiccato il volo proprio dopo essersi lanciati in biancoblu nelle scorse stagioni. Due i riconfermati (oltre a Capitanelli) dall’anno passato: Alberto Del Prete, guardia classe 2004 che ha scritto 5,0 punti a partita nella scorsa stagione, e il pivot classe 2003 Seraphin Kadijvidi, ormai da diverse stagioni a Pescara, l’ultima con 5,6 punti e 5,2 rimbalzi a referto. Il quintetto dovrebbe essere completato dal play napoletano classe 2004 Antonio Matera (4,7 punti a partita in C Gold campana a Sant’Antimo) e un figlio d’arte, l’esterno classe 2005 Rubin Stefanov, figlio del Vrbica grande playmaker visto anche a Siena e proveniente da Cantù (7,5 punti in C Silver per lui lo scorso anno). La panchina sarà interamente composta da giovani che hanno assaggiato il campo lo scorso anno in C Gold con la maglia di Lanciano (società con la quale Pescara collabora da qualche anno): il 19enne play Samuel Cicchetti (5,5 punti di media) e la guardia classe 2007 Zelalem Di Battista completano il reparto esterni, mentre allungheranno un reparto lunghi foltissimo il 16enne Ousman Cissè (7,7 punti a gara) e Youssuf Kamate (6,0 punti di media). Atletismo e fisicità non mancano e la coppia Ranitovic-Capitanelli vale i piani medio-alti del campionato: per mantenere la categoria potrebbe bastare.

Se Rubin Stefanov diventerà forte la metà di papà Vrbica… (foto: Basket Siena)

10. BASEART PESARO

Quintetto: CHIORRI, ROSSI, BENEVELLI, Giunta, PIPITONE

Panchina: AMATI, FABBRI, BUZZONE, MAIOLATESI, Vichi

Coach: Maurizio Surico

La prima volta non si scorda mai. Per l’esordio in Serie B il Pisaurum ha un po’ deciso e un po’ subito la necessità di rivoltare come un calzino la squadra che ha conquistato sul campo l’accesso al piano superiore. Due soltanto le riconferme, entrambe nel pacchetto lunghi: capitan Davide Vichi, che sarà prezioso in uscita dalla panchina, e Simone Giunta, che invece probabilmente partirà al fianco della grande novità del mercato pesarese, quel Vincenzo Pipitone strappato ai cugini del Bramante con la promessa di un minor impegno soprattutto nel lavoro settimanale e la speranza di farne il punto focale del team, sia in attacco che soprattutto in difesa. Per il resto, un reparto esterno tutto nuovo e tante scommesse da vincere per confermarsi a questo livello. La più delicata sicuramente in cabina di regia, orfana dei due “ritirati” Cardellini e Gnaccarini (che sarà però aggregato al gruppo per gli allenamenti), affidata a quel Ludovico Chiorri che ha dimostrato di potersi destreggiare nel ruolo di play ma che sicuramente rende di più quando può liberare il suo tiro mortifero. A sgravarlo un po’ del compito sarà Filippo Rossi, guardia reduce da due retrocessioni in fila in B a Bologna prima e poi a Cervia (6,3 punti a partita nella scorsa stagione), quindi un veterano che torna a questi livelli come Francesco Benevelli (12,4 punti a gara), tra i protagonisti assoluti della cavalcata trionfale del Loreto. Coach Maurizio Surico proverà poi una “operazione Beligni” con Tommaso Maiolatesi, ala classe 2001 che ha fatto vedere ottime cose l’anno passato a Montemarciano. Servirà anche un fattivo contributo dai due giovanissimi pescati in Romagna, il play classe 2004 Leonardo Amati, che arriva dalla D di Riccione (5,0 punti a partita) e soprattutto la guardia classe 2002 Niccolò Buzzone (11,3 punti a gara in C Silver a Santarcangelo), senza dimenticare il classe 2004 Nicola Fabbri, che ha mosso i primi passi in C Silver negli anni scorsi tra Bramante e Urbania. Alcune certezze e tante scommesse da vincere per centrare la salvezza prima possibile.

Coach Maurizio Surico ha celebrato con il suo libro autobiografico le 1000 panchine in carriera: ci saranno pagine da aggiungere… (foto Fip Marche)

9. TERAMO A SPICCHI

Quintetto: BANIN, GATTA, DURANTI, ZANETTI, ZALALIS

Panchina: MASSOTTI, DI PAOLO, Di Febo, MORETTI, PRENGA

Coach: MASSIMO GRAMENZI

Rivoluzione totale in casa Teramo a Spicchi dopo la discesa in B Interregionale. Con coach Andrea Gabrielli che ha preferito lasciare per tornare nella “sua” Senigallia, la società ha optato per la scelta “interna” dando una chance allo storico assistente biancorosso Massimo Gramenzi. È partito così il repulisti che ha “salvato” solo il prodotto del vivaio Alessandro Di Febo, mettendo assieme una squadra con tanti giocatori pescati qua e là e una stella su tutte: quella di Bruno Duranti, che torna in Abruzzo dopo l’esperienza stellare ai tempi di Campli, atleta senza senso per la categoria ma negli anni sempre a suo agio anche col tiro da fuori. Le chiavi della squadra saranno però in mano ad Andrea Banin, regista che lo scorso anno ha centrato la promozione in B in Sicilia a Castaneta (veleggiando a 17,4 punti a partita), mentre nello spot di guardia l’ex Corato Claudio Gatta avrà alle spalle quel Francesco Di Paolo che torna nella sua Teramo dopo gli anni dell’esplosione a San Benedetto e una stagione solida in C Gold lombarda a Vigevano (13,1 punti a gara). Intrigante il reparto lunghi, con l’ex Ragusa Matteo Zanetti che farà coppia con il pivot lituano Gediminas Zalalis, tra i protagonisti della promozione di Roseto in B Interregionale (con 16,4 punti a partita), e quel Leonardo Prenga che dell’Under 19 “dorata” di Pesaro è stato una delle stelline. A completare la squadra due giocatori provenienti dai “cugini” del Teramo Basket, campioni della Serie C Silver, come la point guard Nazzareno Massotti, già alla Tasp nel 2020/2021, e l’ala Stefano Moretti, veterano della Serie C abruzzese. Squadra tutta da decifrare, ma che ha i colpi per potersi infilare nella lotta playoff.

Bruno Duranti, il colpo vero dell’estate teramana (foto Basketinside)

8. VIRTUS CIVITANOVA

Quintetto: ARIENTI, Bazani, BINI, Vallasciani, CICCONI MASSI

Panchina: MICALICH, Felicioni, Seri, Abbate, Botteghi

Coach: Marco Schiavi

Riconquistata immediatamente la B, la Virtus Civitanova ha un obiettivo preciso ora: tenersela stretta. Voli pindarici non se ne possono fare, senza main sponsor non si va molto lontano. Ma se c’è un coach abile a tirare fuori il massimo dalle sue squadre quello è sicuramente Marco Schiavi. Gerarchie ben definite e un paio di scommesse da vincere le linee guida di una Virtus che è ripartita dal granatiere argentino Franco Bazani, che sarà ancora il go to guy della squadra. A innescarlo una coppia di giovanissimi play come Riccardo Arienti, classe 2002 che ha ben figurato in quel di Avellino, ed Enrico Micalich, classe 2004 sceso dalla A2 di Cividale (con ruolo di sparring partner) per dimostrare di poterci stare a questo livello. Loro due e l’altro nuovo volto, un Alessandro Bini che finalmente potrà testarsi a livello di Serie B dopo aver dimostrato ampiamente di essere un top player al piano di sotto, dovranno sopperire anche all’assenza iniziale di capitan Matteo Felicioni, che però è vicinissimo a un rientro lampo dopo l’infortunio al ginocchio patito ad aprile scorso. Sotto le plance sono rimasti il senatore Marco Vallasciani e un Matteo Botteghi da cui ci si aspetta qualcosa in più dopo le difficoltà ad incidere nella seconda metà della scorsa stagione in recupero dalla rottura del tendine d’Achille, ma a rimpiazzare la partenza forzata (per l’obbligo di avere solo un giocatore straniero contro i due dello scorso anno) dell’altro argentino Andres Landoni le fiches sono finite tutte su Filippo Cicconi Massi, che dopo diversi anni da comprimario tra Senigallia e Jesi stavolta ha la chance di giocare da titolare e protagonista in pectore, come fu anni fa nella stagione dell’esplosione in C con la maglia di Fossombrone. Tutta l’analisi, però, potrebbe dover essere rivista nel caso venisse tesserato Valerio Amoroso: l’ex Roseto è aggregato da inizio preparazione e nell’ultima amichevole contro Porto Recanati è pure sceso in campo. Chiaro che con lui le prospettive cambierebbero drasticamente, al momento la rosa è un po’ corta, seppur con ottime individualità, e si è mostrata subito brillante in preseason: lo sguardo è rivolto ai playoff.

E se poi…(foto Virtus Basket Civitanova)

7. AMATORI PESCARA

Quintetto: Origlia, Pierucci, Serafini, DI DONATO, BERGAMO

Panchina: PALMUCCI, GJORGJEVIKJ, Di Blasio, Mazzarese, COCCO

Coach: ALESSIO FIORAVANTI

L’Amatori Pescara si riaffaccia in B a quattro anni dal rocambolesco campionato di B vinto nel 2019. Sembra una vita fa, perché in quattro anni è cambiato tutto al PalaElettra. Ed è cambiato parecchio anche questa estate, a partire dalla guida tecnica affidata ad Alessio Fioravanti, fresco di promozione mancata d’un soffio con la polo di Valdiceppo. I biancorossi sono ripartiti dalla conferma del tris di esterni, che sarà composto ancora dal “dynamic duo” Origlia-Pierucci nel backcourt con Alberto Serafini, l’unico reduce di quella promozione in A2 essendo tornato all’ovile nella scorsa estate, a fare da insostituibile animale da difesa e rimbalzi. Alle loro spalle sono arrivati altri due giovani emergenti come Alessandro Palmucci, strappato al Roseto 2020 col quale è stato tra i protagonisti della dominante stagione di C Gold, e Miro Gjorgjeviki, che ha fatto molto bene a Chieti sponda Magic (10,5 punti di media). Sotto canestro l’Amatori ha piazzato l’artiglieria pesante: Emidio Di Donato è giocatore di categoria superiore con un pedigree che non ha bisogno di presentazioni, Simone Bergamo non sarà il lungo più mobile e verticale della categoria ma viene da una stagione a 15 di media in quel di Todi, l’ex Jesi Daniele Cocco può dare una mano dopo stagioni da comprimario ai piani superiori e il riconfermato Danilo Mazzarese allunga ulteriormente una rotazione infinita nel reparto ali-lunghi. Squadra equilibrata, intrigante nel reparto esterni e possente sotto le plance: mina vagante se ce n’è una.

Mister Utilità Alberto Serafini (foto Pescara Sport 24)

6. BRAMANTE PESARO

Quintetto: Ferri, Giampaoli, Crescenzi, Panzieri, Delfino

Panchina: SGARZINI, Ricci, Nicolini, Centis, Stefani.

Coach: Massimiliano Nicolini

Squadra che vince non si tocca? Più o meno. Con più fatica del previsto, ma il Bramante Pesaro è riuscita finalmente a guadagnarsi la sospirata Serie B e ora che ci ha messo i piedi ha preferito toccare il meno possibile, andando in una direzione ben chiara da anni: la “pesaresità” prima di tutto, con piccoli ritocchi ogni anno, un nucleo dei veterani al centro e tanti giovani sviluppati anno dopo anno intorno. A livello prettamente numerico, però, questo Bramante è indebolito rispetto a un anno fa. Non c’è più Vincenzo Pipitone, come già detto emigrato ai cugini del Pisaurum, ma che effettivamente era già stato sostituito in corso d’opera con l’ingaggio di Lucio Delfino, fratellino di quel Carlos di cui parleremo poi ma soprattutto giocatore che ha avuto un impatto devastante all’esordio in C Gold. E non c’è più nemmeno Pietro Sablich, uno degli astri nascenti della fantastica nidiata degli Under 19 della Vuelle che ha vinto la Next Gen lo scorso anno, che la B Interregionale ha preferito andarla a giocare a Oleggio. È vero però che Michele Ferri ha un anno in più, si avvicina ai 40 e dietro a dargli man forte avrà un Matteo Ricci spesso frenato dagli infortuni e l’unico innesto dell’estate bramantina, il 2004 Elia Sgarzini, messosi a sua volta in mostra tra Under 19 e Serie D. Giampaoli e Crescenzi saranno i deputati a crivellare le retine avversarie, Centis e Panzieri a dividersi i compiti nel reparto ali e una delle sorprese della passata stagione, Alberto Stefani, che senza Pipitone avrà minuti importanti per continuare la sua crescita. Squadra che si conosce a memoria, anche se ha zoppicato in preseason: per i playoff dovrebbe bastare.

Lucio Delfino e Michele Ferri, molto passerà ancora dalle loro mani. (foto Bramante Basket Pesaro)

5. ATTILA JUNIOR PORTO RECANATI

Quintetto: CAVERNI, GULINI, ANIBALDI, RINALDI, Gamazo

Panchina: BALILLI, Cingolani, Redolf, Mancini, NKOT NKOT

Coach: Nicola Scalabroni

Alla faccia della matricola. L’avevo detto il patron Giuseppe Pierini: «Vogliamo fare bene». E gli ingredienti ci sono eccome nella nuova Attila Junior Porto Recanati, che dopo due campionati vinti in fila quest’anno non si dà l’assillo di dover vincere a tutti i costi ma vuol provare a stupire ancora. Squadra profondamente rinnovata per il confermatissimo coach Scalabroni, che ha scelto il pivot argentino Pepo Gamazo come centro di gravità del nuovo corso. Toccherà a un tris di play provare ad innescarlo, soprattutto dal pick and roll: Michele Caverni, che dopo una stagione a Fiorenzuola torna nelle Marche con il ruolo di lider maximo degli arancioblu; Gianmarco Gulini, che lascia Fabriano e una stagione spettacolare per trovare la sua strada come protagonista in una squadra ambiziosa; e Mattia Balilli, che dopo un paio di stagioni al Sud per farsi le ossa torna vicino alla “sua” Porto Sant’Elpidio con il ruolo di guastatore in uscita dalla panchina. La dirigenza portorecanatese ha puntato poi forte su un altro giovane in rampa di lancio come Edoardo Anibaldi, esploso in canotta Taurus Jesi dopo che ad Ancona, negli anni precedenti, non aveva avuto grande spazio. E se non funzionasse la polizza assicurativa si chiama Matteo Redolf, uno dei senatori del team. Sotto canestro a far compagnia a Gamazo ci sono Niccolò Rinaldi, tiratore mortifero che ritorna dalle nostre parti dopo l’esperienza al Campetto, il confermato Mario Mancini, cui si chiede uno step in più nel suo costante processo di crescita, e l’ultimo arrivato Samuel Nkot Nkot, che dovrà dare atletismo e intensità che mancano ai compagni di reparto. Squadra profonda, magari non così talentuosa ma che può irretire gli avversari con difesa e ritmi alti: intanto i playoff, poi chissà…

Michele Caverni ha già preso la squadra in mano (foto: Attila Junior Basket)

4. BRADERM ROSETO

Quintetto: MARETTO, Jovanovic, BASTONE, FASCIOCCO, BARTOLOZZI

Panchina: MESCHINI, Paluzzi, KLACAR, Lestini, Cantarini

Coach: Ernesto Francani

Alla faccia della matricola, volume secondo. A dispetto della prima volta in B e di una prima squadra che staziona solo una categoria più in alto, la Roseto 20.20 non ha assolutamente intenzione di fare la comparsa e ha messo a segno uno dietro l’altro colpi di mercato che hanno progressivamente attirato l’attenzione sulla formazione di coach Francani. Gli abruzzesi, guidati da un ds d’eccezione come l’ex Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio Innocenzo Ferraro, sono ripartiti dal più giovane, l’astro nascente Nenad Jovanovic (classe 2004, ma il ragazzo si farà) e il più “anziano”, Federico Lestini (classe 1983, ma il talento non invecchia…) puntellando la squadra con nomi altisonanti per la categoria, soprattutto sotto canestro. Alla mezza scommessa di rimettere in pista un Riccardo Bartolozzi reduce da una stagione di stop per un infortunio al ginocchio si affianca l’innesto del roccioso Domenico Fasciocco, con la “ciliegina sulla torta” di due ali fisiche come Amar Klacar e Nicola Bastone, tutta gente abituata a frequentare il campionato di Serie B senza particolari problemi. Le incognite stanno tutte nel backcourt. All’esordiente Jovanovic si affiancherà infatti un altro “rookie” ossia il play argentino Adriano Maretto, fratello maggiore dell’Octavio ex Jesi e Loreto ora alla Vuelle Pesaro, del quale comunque si dicono grandi cose: i 26,2 punti a partita messi a segno nella scorsa stagione di C Silver laziale a Sora promettono bene. Poi però alle spalle del duo c’è davvero poco, se non il 17enne di belle speranze Matteo Meschini. Talento e fisicità non mancano, se Maretto giocherà davvero da “crack” allora sognare il derby rosetano l’anno prossimo potrebbe non essere così peregrino…

Poi semmai all’occorrenza qualche minuto lo può fare anche il ds Innocenzo Ferraro…

3. GOLDENGAS SENIGALLIA

Quintetto: Giacomini, NERI, BRIGATO, LANDONI, MEDIZZA

Panchina: SANNA, IMSANDT, BASSI, BENZONI, BRACCI

Coach: ANDREA GABRIELLI

Rivoluzione. È stata un’estate di grandi novità in casa Senigallia dopo la discesa in B Interregionale. Via il gm Federico Ligi, via coach Filippetti, via 9/10 della squadra della scorsa stagione, si riparte dalla bandiera, Marco Giacomini, e dal ritorno in panchina di Andrea Gabrielli, artefice della super stagione di 2021/2022 che vide la Goldengas arrivare addirittura alle semifinali playoff. Gabrielli ha voluto una squadra senza primissime punte, ma di tremenda solidità. Con Giacomini, ormai un califfo per questo livello, nel reparto si passa da un Neri all’altro, con Lorenzo che prende il posto di Matteo, e Kevin Brigato da Cassino ad aggiungere duttilità e freschezza. Sotto canestro a due pivot rocciosi come Devil Medizza e Jonas Bracci farà da contraltare l’argentino Andres Landoni, intelligenza tattica e utilità che hanno fatto la differenza nella cavalcata verso la B di Civitanova. Completano la panchina tanti giovani di belle speranze (occhio a Luca Sanna, play classe 2003 scuola Sassari che nello scorso anno è stato capocannoniere della C Gold emiliana) e un (quasi) esordiente un po’ particolare: Gustavo Imsandt, italo-argentino classe 1985 con un passato, tra le altre, tra Urbania e Fabriano, che a 38 anni raccoglie la sfida del ritorno in B dopo una vita ai piani inferiori e una stagione a fare lo sparring partner in quel di Fabriano. Squadra solida, ruvida, magari non con le punte di talento delle primissime ma plasmata ad immagine e somiglianza di coach Gabrielli: guai a sottovalutarla.

Marco Giacomini, una bandiera che non si ammaina (foto: Pallacanestro Senigallia)

2. HALLEY MATELICA

Quintetto: SULINA, MARIANI, Riccio, Provvidenza, MUSCI

Panchina: CARONE, S. MENTONELLI, MAZZOTTI, VERRI, CIAMPAGLIA

Coach: Tony Trullo

Mancato al rush finale un accesso alla B Nazionale che avrebbe avuto del miracolo, la Halley Matelica non è stata a piangere sul latte versato, dando in mano a coach Trullo una squadra senza punti deboli per dare l’assalto alla terza serie. Tra rinunce dolorose (su tutte quella dell’ormai ex capitano Matteo Caroli e della bandiera Samuele Vissani) e le sole conferme del “coltellino svizzero” Alberto Provvidenza e di un Gianpaolo Riccio in grande crescita nella seconda parte della scorsa stagione, le chiavi dei successi vigorini saranno due, ovvero i due grandi colpi del mercato in entrata: Federico Mariani e Patrizio Verri. Della combo guard argentina, che viene da un campionato da 12,8 punti e 3,2 assist di media nel massimo campionato del suo paese d’origine in maglia Atenas Cordoba, si parla un gran bene: saprà confermare le aspettative che lo vorranno faro della squadra? L’ex Fabriano, invece, sarebbe un crack per la categoria, ma l’interrogativo ruota intorno alle condizioni del suo ginocchio (potete seguire passo dopo passo il suo recupero sul suo interessantissimo canale YouTube): dopo la rottura del crociato anteriore riportata a fine marzo, il rientro è previsto per novembre, ma alle porte dei 36 anni sarà in grado di tornare quello che ha fatto stropicciare gli occhi dei tifosi della Janus? Per tutelarsi, coach Trullo e il ds Usberti hanno scommesso su due giovani in rampa di lancio come il razzente Victor Sulina, esploso nel girone di ritorno in B a Salerno, e l’ala coi reattori nelle gambe Alessio Mazzotti, divisosi l’anno scorso tra Firenze e Rieti. La sicurezza si chiama Emanuele Musci, strappato a Senigallia e perno in mezzo all’area, che avrà alle spalle il gradito ritorno di Alessandro Ciampaglia, uno degli “eroi” della promozione in B di due anni fa, mentre giocherà per la prima volta a casa sua il matelicese doc Simone Mentonelli, che rimpiazza di fatto il fratello Gabriele emigrato a Palermo. E per non rischiare nulla, la dirigenza biancorossa ha messo una pezza anche al ruolo di 10° della rotazione, pescando a Piacenza il giovane play-guardia Stefano Carone. Lunga e profonda come nessuna delle altre, se le “scommesse” Mariani-Verri saranno vinte…

Federico Mariani (a sinistra) e Patrizio Verri (al centro): se funzionano questi due… (foto Vigor Basket Matelica)

1. ITALSERVICE PESARO

Quintetto: BATTISTI, MARUCA, KINGSLEY-OBIEKWE, BROGLIA, LOVISOTTO

Panchina: Cevolini, CIPRIANI, RUPIL, Foglietti, CASONI

Coach: Stefano Foglietti

Tutti l’aspettavano, si è fatto attendere un po’ ma è arrivato eccome il Loreto. Anno secondo della nuova, ambiziosissima gestione del patron Lorenzo Pizza, che, come prevedibile, non si è accontentato del (quasi) filotto dello scorso anno in C Silver e ha preferito saltare uno step nel percorso di crescita della società gialloblu. Non è saltato fuori un posto in B Nazionale e allora il sodalizio pesarese si è “accontentato” della B Interregionale grazie lo scambio di titoli con la Robur Osimo, ma al gm Federico Ligi è stato dato un mandato chiaro: assemblare una squadra che potesse puntare decisa alla promozione. La “sparata” Carlos Delfino (con il quale c’è stato solo un sms e nulla più) e l’offerta ben più concreta ad Alessandro Amici sono stati i segnali dei propositi bellicosi della società, ma poi all’atto pratico il confermato coach Foglietti avrà in mano un gruppo di giocatori che non è certo una collezione di figurine, anzi. Cabina di regia affidata a un gradito ritorno dalle nostre parti, quello di Matteo Battisti, che aveva assaggiato la A2 ai tempi di Jesi ma che poi aveva scelto studio e lavoro destreggiandosi (molto) abilmente in Serie C a Milano. Sarà lui ad armare la mano di uno dei grandi colpi dell’estate gialloblu, quel Matteo Maruca esploso lo scorso anno a Oleggio (17,5 punti a partita) e strappato alla concorrenza della B Nazionale. Gli copriranno le spalle il cecchino Leonardo Cipriani, visto anche a Montegranaro, e il talentuoso ex Trapani Marco Rupil, mentre sotto canestro la classe infinita di “Re” Giorgio Broglia, che dopo una vita e mille campionati vinti torna nella sua città, si sposerà con il talento mai completamente espresso dell’ex Jesi Isacco Lovisotto e la solidità di Federico Casoni, reduce da una bella annata a livello personale in quel di Teramo. Per completare l’opera, il Loreto ha preferito puntare su uno straniero più di completamento (relativo: parliamo di un giocatore cha ha viaggiato a 15 di media la scorsa stagione) che una prima donna: l’ala guineana Sam Kingsley-Obiekwe porta atletismo e fisicità ed è uomo che sa come si vince, essendo reduce da due campionati di C Gold vinti in fila (a Montecatini e Fidenza). Talento, solidità, prontezza: non manca nulla per dare l’assalto alla B1.

Re Giorgio Broglia, a caccia dell’ennesima corona (foto Loreto Basket Pesaro)