Ma che ne sanno i 2000 (seconda parte)

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei giovani nati dopo il 2000 che più ci hanno impressionato in questa stagione di serie B.

Leonardo Cipriani 07/07/2000

Che la salvezza della Sutor sarebbe passata per le prestazioni dei suoi tantissimi giovani era chiaro, ma se ad oggi i gialloblù hanno parecchie possibilità di salvarsi parte del merito è anche del classe 2000 Leonardo Cipriani.

Guardia tiratrice cresciuta nel settore giovanile di Pistoia, Cipriani sa fare benissimo una cosa discretamente importante nel basket: canestro. Tiratore mortifero sopratutto piazzato ma anche uscendo dai blocchi, sta tirando con un sensazionale 48% da tre punti che gli fruttano quasi 13 punti a partita in praticamente 30 minuti di utilizzo.

Esploso già nelle prime partite, quello che impressiona di più è la continuità di rendimento che sta tenendo da inizio stagione, diventando punto fermo della Sutor in brevissimo tempo. Parliamo di un giocatore di 190cm che con qualche kg in più addosso potrebbe difendere su 3 ruoli, rilascio rapido e meccanica compatta ne fanno uno specialista del tiro mentre il resto del suo gioco offensivo è ancora da costruire.

I margini di crescita più importanti sono sicuramente sul miglioramento nel ball handling propedeutico per giocare il pick and roll, nelle letture offensive e sopratutto nell’attaccare il ferro, cosa fondamentale quando le difese gli tolgono il tiro.

Francesco Oboe 30/10/2000

Uno dei motivi per i quali Ancona non sta pagando più di tanto la lunga assenza di Potì è la solidità espressa da Francesco Oboe, classe 2000 prodotto della Pallacanestro Vicenza con cui ha esordito in prima squadra nel 2016.

La prima cosa che si nota è la taglia fisica importante in relazione ad età e ruolo, che gli permette di poter difendere almeno su tre spot, cosa da non sottovalutare in un basket sempre più dipendente dai cambi difensivi.

Dal punto di vista tecnico Oboe non cattura l’occhio per giocate straordinarie, ma fa della comprensione del gioco, della gestione del ritmo e nella quasi totale assenza di forzature la sua caratteristica principale. Molto più playmaker che guardia, gioca il pick and roll sopratutto per creare vantaggio per i compagni, essendo dotato di letture di buon livello.

Se difensivamente è già un giocatore di categoria, i margini di miglioramento sono certamente nel gioco offensivo dove al momento i numeri dicono 6,9 punti di media con il 15% da tre punti in quasi 22 minuti di utilizzo. La meccanica di tiro è un po’ lenta ed il tiro piazzato da 3 punti va e viene mentre è quasi totalmente assente in uscita dai blocchi, decisamente meglio il palleggio arresto e tiro, mentre attacca ancora troppo poco il ferro, sopratutto in relazione al fisico che di certo lo aiuta molto.

Se saprà lavorare sul suo gioco offensivo siamo sicuri che potrà costruirsi una solida carriera di Serie B, sopratutto per il QI cestistico che è già di buon livello.

Gianmarco Gulini 14/02/2002

Vi ricordate il periodo di crisi in cui la Janus faticava a far coesistere Merletto e Marulli? Ecco uno dei motivi nascosti (ma non troppo) per cui Fabriano ha trovato la chimica giusta è stato l’aumento del tutto inaspettato del minutaggio di Gulini.

Stiamo parlando di un ragazzo del 2002 cresciuto a fari spenti nel settore giovanile della VL, pescato dai biancoblù dalla Loreto Pesaro in C Silver, non esattamente l’under su cui avresti puntato ad inizio stagione per giocare 8/10 minuti di qualità.

Invece questa combo guard di quasi 190 cm ha dimostrato una maturità non comune per un ragazzo così giovane, capendo immediatamente che doveva difendere forte e dare tanta intensità, per cambiare ritmo alla partita nei minuti che Pansa gli avrebbe concesso.

Parliamo di un ragazzo esplosivo, dotato di un primo passo importante che gli permette di attaccare il ferro con continuità, non ha paura di prendere iniziativa ed anzi spesso con le sue penetrazioni crea vantaggi che i compagni poi concretizzano.

Trattandosi di un 2002 i margini di miglioramento sono molti, sopratutto nelle letture del pick and roll e nel tiro in uscita blocchi, mentre piedi per terra è già discretamente affidabile, inoltre è un gran lavoratore, dote sicuramente importante per un giovane come lui.

In America sarebbe la steal of the draft, complimenti a Fabriano per la pesca, sicuramente non scontata.